I dispositivi di protezione individuale accentuano le difficoltà di chi soffre di ipoacusia
L’emergenza che va avanti da ormai più di un anno coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita: sociale, economico e ovviamente sanitario. Le persone che soffrono di problemi di udito si ritrovano con una difficoltà in più: le mascherine. Scopriamo perché in questo articolo redatto dai nostri esperti dell’udito.
La situazione generale
Fino a inizio 2020 le mascherine erano dispositivi di protezione individuale mediamente poco conosciuti e comunque utilizzati soltanto in caso di estremo bisogno. Un anno più tardi sono imprescindibili, fanno ormai parte della nostra quotidianità. Che sia per entrare in un ufficio, per andare dal medico o al supermercato, non possiamo più farne a meno. Le mascherine sono dunque fondamentali per la nostra salute, ma creano anche alcuni problemi. Ad esempio in campo uditivo. Parlare indossando questi dispositivi protettivi non è semplice e lo stesso vale per chi ascolta. Coloro che hanno un udito normale sentono peggio, mentre chi già soffre di ipoacusia si trova ancora più in difficoltà.
Ascolto meno chiaro
Ascoltare una persona che parla indossando la mascherina significa trovarsi di fronte ad un suono più cupo, ovattato, in cui le parole si distinguono con meno chiarezza. Un altro aspetto importante: di solito, anche inconsapevolmente, tutti facciamo affidamento sul labiale del nostro interlocutore per comprendere appieno cosa sta dicendo. Questo avviene soprattutto nei contesti più rumorosi e vale a maggior ragione per chi soffre di ipoacusia. Il labiale, al pari della mimica facciale, rappresenta un elemento di grande aiuto, a cui adesso non è possibile fare ricorso. Per ovviare a questo problema è possibile ricorrere alle mascherine trasparenti, ma sono ancora troppo poco diffuse per poter incidere positivamente sulla situazione. Anche la distanza interpersonale da mantenere non aiuta, perché contribuisce ad abbassare il volume del suono in arrivo.
Non intervenire è molto pericoloso
Il risultato dell’utilizzo di massa delle mascherine è dunque un peggioramento complessivo della qualità dell’udito. Chi sentiva bene sente peggio, mentre chi già stava sperimentando un calo adesso si ritrova con un’ipoacusia ancora più importante. In attesa di uscire da questa situazione di emergenza, il consiglio che diamo è di non sottovalutare il problema e i rischi connessi ad un’eventuale ipoacusia non trattata. Come abbiamo spiegato spesso in questo blog, soffrire di problemi uditivi e non intervenire significa esporsi al rischio di un crescente deficit cognitivo, che specialmente per le persone più anziane equivale all’aumento dell’incidenza di patologie molto serie come la demenza.
Cosa fare? Intanto un controllo: è rapido, gratuito e indolore
E allora cosa fare? Anzitutto un controllo dell’udito. Presso i centri Cisas il Test dell’udito è rapido, gratuito e indolore e non impegna all’acquisto. Con i risultati in mano potrai valutare insieme ai nostri esperti se davvero soffri di ipoacusia e, nel caso, qual è la soluzione migliore per te. Ovviamente l’ingresso e la permanenza presso i centri Cisas avvengono in totale sicurezza: le stanze sono igienizzate e il personale è munito dei dispositivi di sicurezza necessari. Non rimandare, prenota il tuo Test chiamando lo 0810511500 o visitando il centro Cisas più vicino a te.
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