Per goderti appieno i nipoti, il tuo udito dev’essere in salute
Cosa c’è di più bello del rapporto tra nonni e nipoti? È uno dei legami più speciali e profondi della vita. Da una parte l’esperienza e la saggezza dei nonni, che spesso insieme ai nipoti tornano bambini e si lasciano coinvolgere in attività mai sperimentate prima, nemmeno da genitori. Dall’altra l’entusiasmo e la vitalità contagiosa dei nipoti, a cui è difficile resistere. Il risultato sono storie, giochi e risate a non finire. Tutto questo però è possibile soltanto se i nonni sono in salute. Anche uditiva.
Tanti auguri nonni!
Anche quest’anno, come ogni anno, il 2 ottobre si celebra la Giornata dei Nonni. Perciò tanti auguri a tutti i nonni, oggi è il vostro giorno! Ve lo siete meritato, come vi meritate di restare il più a lungo possibile in buona salute. È importante sia per voi che per vi circonda, nipoti compresi. Come ripetiamo spesso, l’udito fa parte a pieno titolo delle funzioni vitali da preservare e curare, anzitutto con un’accurata prevenzione
Perché è importante prendersi cura dell’udito
Sembra banale ma un buon udito non è importante solo per “sentire bene”. Come purtroppo ben sa chi soffre di ipoacusia, la funzione uditiva è alla base di qualunque attività sociale: se l’udito non è in forma sarà difficile godersi un pranzo in famiglia o una serie tv, chiacchierare con gli amici o, appunto, vivere appieno la compagnia dei nipotini. L’ipoacusia è anche fonte di pericolo, basti pensare a cosa rischia chi guida e non sente il suono di un clacson o la sirena di un’ambulanza. Nel rapporto con i nipoti, l’udito è particolarmente importante, al pari di una buona forma fisica, perché i bambini sono molto attivi, richiedono attenzione e comunicazione continua.
Perché è pericoloso rimandare
Gli studi scientifici concordano nell’affermare che, in caso di ipoacusia conclamata, non intervenire è assai pericoloso. Nel breve periodo chi non sente bene tende a isolarsi, perché non più in grado di vivere appieno la propria vita sociale. L’isolamento spesso porta a solitudine, ansia, frustrazione, anche vera e propria depressione. La qualità della vita peggiora molto in fretta. Ma il peggio avviene nel medio-lungo periodo ed è frutto del fatto che sentiamo con le orecchie, ma capiamo con il cervello. Cioè la comprensione dei suoni non è una funzione meccanica ma cognitiva. Quando non sentiamo più bene, il nostro cervello prova a dare un senso ai suoni (soprattutto alle parole) ma dopo un po’ si arrende e smette di provarci. Alla lunga si atrofizza proprio come un muscolo inutilizzato. Questa dinamica è molto pericolosa perché aumenta il rischio di patologie molto pericolose come la demenza e in generale velocizza i processi di declino cognitivo.
Pensi che il tuo udito non funzioni?
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Perché correre un rischio così grande? Meglio prevenire, anche per potersi godere tante belle giornate insieme ai nipoti. Tanto più che nei centri Cisas il controllo dell’udito è rapido, gratuito e indolore e permette ai nostri audioprotesisti di stabilire se si tratta davvero di ipoacusia. Una vecchia pubblicità diceva che una telefonata allunga la vita: un controllo dell’udito sicuramente ne migliora la qualità.
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